Adagiato sulle dolci colline che delimitano il confine settentrionale della pianura padana e l’inizio delle Alpi Orobiche, il percorso del Golf Club Bergamo è dominato dalla montagna dell’Albenza, altura dalla quale prende anche parte della denominazione.Il campo fu inaugurato nel 1961 con l’apertura di 18 buche, che è composto dagli attuali percorsi “Blu” e “Giallo”; fu in seguito allargato con ulteriori 9 buche (Percorso “Rosso”) alla fine degli anni ’80.


Fu tra questi fairway che Costantino Rocca, il più grande campione italiano di tutti i tempi, imparò l’arte di questo sport, lavorando come caddy negli anni ’70. La possibilità di poter accedere alle strutture del campo con regolarità gli permise di acquisire una tale maestria che lo portò a sfiorare il successo all’Open Championship, nel tempio di St Andrews.
Fu sicuramente grazie alla presenza di Costantino che questo campo fu sede di un Open d’Italia nel 1996. Il percorso ebbe così l’opportunità, privilegio del tutto meritato, di far parte del ristretto novero di campi sede di una tappa dell’European Tour, fu infatti in grado di testare il gioco dei professionisti, tanto che solo una quindicina finirono sotto par.

Il percorso da campionato (Blu e Giallo)

La naturale topografia del terreno è abbastanza movimentata, formata principalmente da valli nelle quali scorrono piccoli ruscelli e da aree più elevate, dalle quali si possono apprezzare panorami sia verso le montagne, che verso l’inizio della pianura. Le buche si adagiano naturalmente su questa conformazione di terreno, che ha dato l’opportunità di meravigliose posizioni di green, sopraelevati nelle zone più elevate, con sponde ripidissime e bunker profondi e incastonati sui fianchi delle valli nelle parti più basse.

La vegetazione è una parte rilevante del percorso, sono presenti una svariata quantità di alberi decidui (soprattutto querce, robinie e lecci) e conifere. Gli alberi influiscono il gioco in maniera determinante, trovandosi ai lati dei fairway e talvolta anche al centro della buca; alla buca 5, per fare un esempio, una quercia divide in due parti il fairway, creando molte difficoltà ai golfisti meno esperti.

Gli ostacoli d’acqua sono costituiti dai già citati ruscelli, che non influenzano particolarmente il gioco, ma intrappolano esclusivamente i colpi tirati al di fuori dalla linea ideale; solo alla buca 13 un fosso è sulla linea di tiro, attraversando perpendicolarmente il fairway a circa 270 metri dal tee. Dei due laghi che caratterizzano il percorso, solo quello alla buca 8 è chiaramente in gioco; l’altro, tra le buche 13, 15 e 16 è molto al di fuori dalle linee di tiro e funge esclusivamente da riserva idrica.
Il percorso parte con un par 5 abbastanza corto e poco impegnativo per poi diventare con il susseguirsi delle buche molto impegnativo. In tutti i par 4 è richiesta dal tee un’accuratezza estrema, sono numerose, infatti, le piante che si trovano ai lati del fairway rendendo le landing area molto strette, soprattutto nelle buche 3, 4, 5 e 10. L’angolazione dei green rispetto alla linea di tiro e la disposizione dei bunker variano molto da buca a buca, rendendo così il gioco sempre stimolante. I bunker non sono in genere molto profondi e con la sabbia poco in vista.

Alcuni bunker sono stati aggiunti in seguito all’apertura del campo e si notano subito in quanto non hanno la classica forma concava, ma sono piatti quasi come delle tavole. Essi non sono sicuramente piacevoli dal punto di vista estetico e sono in chiaro contrasto con lo stile voluto dai primi progettisti.


Un par 4 appare la buca più spettacolare del percorso; la 10, disegnata in una valle naturale, si contraddistingue per una landing area del tee shot molto stretta e per un green circondato da alberi e protetto da numerosi bunker.I par 3 sono buche che, prese singolarmente, sono molto tecniche e richiedono colpi di una precisione estrema; hanno tuttavia lunghezza abbastanza simile tra loro (171 m, 156 m, 149 m, 176 m) e anche le configurazioni dei green con gli ostacoli non furono progettate in maniera molto creativa. Merita una particolare menzione la buca 2, con un green è sopraelevato e sponde ripidissime. Anche nei par 5 manca un po’ di varietà, vengono sempre lasciati al golfista due colpi di avvicinamento abbastanza semplici, riservando le difficoltà solo al colpo al green; il più interessante di essi è comunque la buca 15, caratterizzata da un dogleg verso destra molto pronunciato.

Il percorso da campionato del G.C. Bergamo l’Albenza merita sicuramente una particolare menzione, sia dal punto di vista paesaggistico, che per le caratteristiche di gioco; purtroppo alcuni tentativi di migliorare il campo non hanno tenuto conto dello stile con cui fu inizialmente progettato, non raggiungendo lo scopo di aggiungere particolare interesse al percorso.